Implantologia
E’ la pratica odontoiatrica che utilizza viti in titanio per sostituire i denti perduti, permettendo di avere nuovi denti fissi nei siti dove sono stati persi i denti naturali, ha raggiunto ottimi livelli di sicurezza, affidabilità e predicibilità di successo nel tempo.
Si inizia con una visita approfondita, che verrà completata da una radiografia endorale o ortopanoramica, e, se il caso lo richiede, anche una TAC tridimensionale.
Le radiografie sono necessarie per pianificare l’intervento nel modo più accurato e meno fastidioso per il paziente, e per posizionare l’impianto in maniera più precisa possibile in modo da consentire la sua massima durata nel tempo ed ottenere un’estetica gradevole.
Se tutti gli esami risultano corretti, si inserisce l’impianto endosseo tramite un piccolo intervento chirurgico. In una prima fase chirurgica vengono posizionati gli impianti. Dopo un periodo di guarigione, che viene deciso caso per caso e può essere compreso in un intervallo che va da 24 ore a 9 mesi, vengono applicati i nuovi denti.
Al termine il paziente riacquista una masticazione ed un sorriso forti e stabili.
L’impianto viene inserito, in anestesia locale, in una sala operativa appositamente preparata e completamente sterile.
La sterilità è fondamentale per la migliore riuscita dell’intervento e per la massima tutela della salute del paziente.
L’intervento è totalmente indolore e nella stragrande maggioranza dei casi il decorso post- operatorio presenta solo un lieve indolenzimento e del gonfiore sulla parte operata, facilmente trattabile con l’uso di farmaci appropriati.
L’implantologia è una tecnica accessibile a tutti, con l’eccezione di coloro che non possono sostenere un intervento chirurgico di qualsiasi tipo, sia implantare che altro, come ad esempio i pazienti in terapia anticoagulante o immunosoppressiva, donne in gravidanza, pazienti con patologie ossee specifiche, anemie gravi ecc.
Non possono inoltre mettere impianti pazienti che non hanno terminato la crescita (16 anni per le femmine e 18 per i maschi)
In alcuni casi ben selezionati, l’impianto può essere inserito immediatamente dopo l’estrazione del dente (“impianto immediato”), e talvolta si applica subito (entro 24 ore) anche la corona dentale (“carico immediato”).
SERVIZI
È il sistema attualmente più usato per sostituire in modo permanente i denti perduti per carie o malattia parodontale. Si tratta di una vite in titanio che, inserita nella sede del dente, o dei denti perduti, svolge la funzione di radice artificiale sostenendo il nuovo dente, stabile e funzionale come l’originale.
In tutti quei casi in cui il paziente vuole riavere un dente con una radice autonoma o vuole ottenere una masticazione forte ed efficiente senza l’uso di dentiere o protesi parziali mobili. Possono beneficiarne tutti i pazienti, di qualunque età, con rarissime eccezioni.
Dopo aver estratto un dente, l’osso che lo conteneva inizia un lento processo di riassorbimento. Più tempo passa dalla perdita del dente, più osso andrà perduto. Inoltre infezioni, parodontiti e ascessi, infiammano l’osso e determinano un maggior riassorbimento. Se l’osso residuo non è quindi più sufficiente per accogliere gli impianti, si possono usare tecniche chirurgiche di ricostruzione e rigenerazione dell’osso perduto.
A causa dell’azione sia diretta (il fumo irrita per contatto le mucose della bocca) sia indiretta (nel fumatore il microcircolo sanguigno è intasato) gli impianti hanno più difficoltà di attecchimento e di durata. Il fumatore può fare impianti a condizione che sia consapevole e accetti di correre il rischio di una più alta percentuale di insuccesso degli impianti.
Non ci sono per ora limiti di età massima, a patto che il paziente sia in buone condizioni di salute; ci sono invece limiti di età minima, in quanto sono sconsigliati impianti prima della fine della crescita dell’adolescente (circa 16 anni per le donne e 18 per gli uomini).